L’impegno di questo Consiglio ruota intorno a quattro tematiche principali strettamente collegate tra di loro, argomentate e descritte con la stesura dei dieci punti che affrontano ogni singolo problema nel dettaglio:
- Sostenere, con una legge nazionale, la centralità del progetto e la rifondazione del “concorso di architettura” nel processo edilizio;
- Tutelare il professionista, nonché la committenza, nella gestione ordinaria e più diffusa della nostra professione, lavorando in trasparenza per l’unificazione delle procedure e l’accesso immediato, per via telematica, a tutti i documenti abilitativi;
- Promuovere l’utilizzo di un contratto di garanzia che tuteli committente e professionista, assicurando un alto livello di preparazione e specializzazione attraverso un sistema di abilitazione, formazione e perfezionamento avanzato;
- Intensificare la comunicazione e promuovere il dialogo tecnico-culturale tra professionisti. L’obiettivo è raggiungere una più ampia partecipazione democratica degli iscritti per creare quella solidarietà professionale necessaria a sollecitare cambiamenti divenuti improrogabili.
Per concludere le nostre proposte sono finalizzate alla tutela del fare architettura, perché nella qualità del nostro lavoro, come nel giusto compenso, si misura il livello del nostro vivere civile. Riteniamo necessaria in tal senso una rilettura critica dei principi e dei regolamenti del sistema ordinistico finalizzata al raggiungimento degli obiettivi sopra indicati.